AURELIO PES


 Omaggio

 

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AURELIO PES

Scrittore, Drammaturgo, Poeta, Critico d'arte siciliano

Vogliamo ricordare la sua presenza a Monreale in occasione di una personale d'arte di Silvio Guardì, scomparso, anche lui,  prematuramente. Aurelio Pes, quel giorno ha voluto presenziare all'inaugurazione di quella mostra dal titolo "Le Filigrane" e presentare l'amico e l'artista Silvio Guardì. 


La Filigrana, rielaborata dall'artista Silvio Guardì, presentata dal drammaturgo e critico d'arte Aurelio Pes, il quale ha dichiarato che  queste opere in esposizione rappresentano una rievocazione di questa antica pratica della filigrana, rielaborata magistralmente da Silvio Guardì su tela e su carta, con lo scopo di rendere l'invisibile o anima delle cose, palese agli occhi di tutti.


                                                                          con la moglie

)









Nell'anno 1999 nel giorno della scomparsa prematura di Silvio Guardì, 
Aurelio Pes scrive:


MONITO PER SILVIO 

Raffigurati ascese tra i pianeti
 e rilucenti costellazioni
scene di giudizi e sponsali
nuovi mondi creati
e distruzioni
di esseri mercuriali.
suscita in te la memoria
delle esistenze remote;
persuaditi che quanto ora tu fai
lo hai gia' fatto
e ancora lo farai
percorri, con incedere distratto
corpi gracili e oblunghi
con il volto contratto
e i becchi adunchi.
li sommuovono i venti
l'incalzare dei sismi vorticanti
l'irrompere delle acque
dalle alpestri sorgenti
nei letti inorriditi, nelle piane
dove spruzzi si nutrono di sabbia - i serpenti d'ossami,
di fiamme le salamandre cangianti,
dalla terrea nerezza minerale
fai sorgere i barbagli del colore
che al subito biancore
avvicendi la porpora aurorale,
trasformi il piombo in oro.
l'uomo che si corrompe in immortale
la crudita' dell'aria 
che incupisce 
la luce seminale 
dirompe il ferro in scoria,
lo rapisce
nel piu' compatto gelo.
scintilla saturnino il serpentario,
venere guarda all'orsa, 
in cielo gia' si adombra il sagittario
che nella caccia spicca la sua corsa.
ma il demiurgo, - no e' simile al ragno
che da se stesso ricava lo stame?
non e' dietro il tessuto del visibile
che si erge il suo invisibile telaio.
  sul quale ordire le stellanti trame?
come un silente stuolo
di fantasmi e di fragili sudari,
d'anime d'acqua e di essiccati erbari,
solo i vulcani spenti
danno un piu' ricco suolo.

                                                                Aurelio Pes

(CIAO, ad entrambi)