ESPOSIZIONE PERMANENTE DELLE OPERE D'ARTE
DELL'ARTISTA MONREALESE
SALVINO SPINNATO
EX MONASTERO DEI BENEDETTINI
SALVINO SPINNATO - "L'ULTIMA CENA"
SALVINO SPINNATO "IL FIGLIOL PRODIGO"
SALVINO SPINNATO "IL BUON PASTORE"
SALVINO SPINNATO - "FANCIULLI ALLA FONTE"
SALVINO SPINNATO "GESU' AL TEMPIO"
SALVINO SPINNATO "GESU' TRA I BAMBINI"
SALVINO SPINNATO "IL MIRACOLO"
SALVINO SPINNATO "L'ANNUNCIAZIONE"
Salvino Spinnato nasce a Monreale
nel 1910.
Partecipa a
diverse collettive, tra queste quella organizzata in occasione
dell’inaugurazione di una nuova galleria d’arte “La Carrubella”del fondatore
Prof. Benedetto Messina. A tale rassegna
del 1966 partecipano artisti di diverso tempo di realizzazione e di indirizzo
estetico, accomunati da una pittura che si sostanzia di fermenti culturali
europei: Andrea Di Piazza,
Salvatore Giaconia, Antonino Leto, Pietro Novelli, Pietro Oddo, Enzo Aricò,
Francesco Bosco, Angelo Cangemi, Giovan Battista Caputo, Antonina La Gumina,
Benedetto Messina, Antonino Nacci, Nino Renda, Giuseppe Sardisco, Cristoforo
Sciortino, Gaetano Salviolo, SALVINO SPINNATO, Saverio Terruso, Pietro
Villanti.
“Una tensione che
non si allenta ma che si rigenera nelle più recenti generazioni di artisti
monrealesi sino ad arrivare ai più validi linguaggi delle odierne avanguardie”.
(Francesco Carbone)
Spinnato, dopo la
seconda guerra mondiale, nel 1949 si trasferisce con la moglie Piera Lombardo
in Argentina, a Mendoza, dove lascia numerose opere. La più importante,
la realizzazione, a metà degli anni ’60, di un encausto murale che adorna le
pareti del Tempio di San Juan Bosco, situato nella strada Cordoba e La Rioja, una delle stazioni della tradizionale via
Crucis che si svolge a Pasqua.
Sono 26 scene della vita di Cristo divisi in due
gruppi di 13, regolarmente disposti su ciascun lato della navata.
La tecnica utilizzata
è la miscela di pigmenti con cera lavorata sul muro a secco per una maggiore
conservazione. L’opera presenta non solo motivi
artistici ma anche educativi e pedagogici per i giovani studenti di Don Bosco
che osservano e leggono le didascalie esplicative.
Il progettista del tempio di San Juan
Bosco è stato l’architetto Riccardo Perotti, una delle poche persone che
ricorda la presenza di Spinnato ed il suo murale considerato come uno dei più grandi della
provincia con i suoi 175mq.
Il tempio inizia ad erigere nel 1958 su richiesta
del preside della scuola Thomas Caruzzo che commissiona a Perotti il lavoro di
costruzione. La posizione dei dipinti di Salvino Spinnato sono stati concordati
in modo che le scene evangeliche dovevano essere situati all’interno della serie di
finestre asimmetriche.
Nel 2008, dopo due mesi di lavoro, un gruppo di restauratori guidato
dall'architetto Peter Canepuccia, completa il processo di ripristino dell’opera, finanziato principalmente
da una sovvenzione di più collaboratori di fedeli e studenti, per iniziativa
della Congregazione salesiana, che gestisce non solo il tempio ma anche l’enorme
scuola Don Bosco.
E’ stato registrato che sono stati trovati
altri suoi dipinti presso il Collegio Don Orione e nelle province di Cordoba e San Juan.
Di Spinnato, alcuni sostengono che sia
vissuto a lungo negli Stati Uniti d’America.