MUSEO
ETNO-ANTROPOLOGICO
ex Monastero dei Benedettini
Inaugurazione nuova sede
PANNELLI DIDASCALICI
I°
Pannello
Il
Museo è il luogo del servire sociale, della pratica dell’incontro e della
mediazione a carattere culturale.
Scopo
principale del Museo etno-antropologico è quello di conservare la memoria del
passato per indicare i legami che intercorrono tra vecchio e nuovo e risaltare
la continuità tra ciò che è stato e ciò che è.
Il
Museo, come luogo del patrimonio dei legittimi proprietari, dei cittadini che
“restituiscono” in forma di comunicazione, viene chiamato a raccontare frammenti,
narrazioni e testimonianze di vita.
Il Museo etno-antropologico conserva i documenti
degli orizzonti antichi delle varie civiltà umane, delle arti e tradizioni
popolari.
La
funzione della raccolta di oggetti, aventi interesse storico-scientifico, etno-antropologico
e culturale, è quella di conservarli e valorizzarli per la fruizione pubblica e
l’applicazione didattica.
II
° Pannello
Questo
Museo etnoantropologico, recentemente costituito dalla Città di Monreale,
ospitato all’interno dell’ex Monastero dei Benedettini, è dedicato al racconto
del “Ciclo della Vita” nella
comunità locale e siciliana.
Promotore
di questa iniziativa è stato il Sig. Stefano Zuccaro, nostro concittadino e componente
dell’Associazione “Asca” di Monreale.
Il
Sig. Zuccaro, coinvolto da una nostalgica passione per l’antico, ha iniziato
una raccolta di oggetti vari donati da coloro che condividevano la sua stessa
passione ed il desiderio di farli conoscere alle future generazioni.
Le
donazioni, incrementate nel corso degli anni, ad un certo punto vengono acquisite dal Comune di
Monreale.
Questo
Museo, aperto per la prima volta il 27 aprile 2007, ha avuto numerosi
visitatori e recensioni giornalistiche.
III°
Pannello
Il
Museo etno-antropologico di Monreale raccoglie e descrive reperti della civiltà
contadina, pastorale e artigianale del territorio. Esso è situato su tre piani ed è suddiviso in tre
sezioni.
Entrando,
sul piano superiore, sono esposti
oggetti appartenenti al Ciclo della vita: la nascita, la crescita, il
matrimonio. Nell’ammezzato, alcune opere
dell’artista siciliano Attilio Guccione che divulga l’arte delle tradizioni
siciliane.
Al piano inferiore,
un’ampia panoramica di strumenti ed oggetti antichi legati ai mestieri del passato, molti di essi,
ancora oggi esistenti ma trasformati dalla tecnologia, applicata
all’agricoltura e all’artigianato. Tra i
mestieri scomparsi il “conzalemme” colui che riparava i piatti rotti.
Si
possono ammirare gli antichi utensili di cucina, del calzolaio, del barbiere e gli
strumenti da lavoro dell’agricoltore, del pastore, del fabbro, del falegname,
della tessitrice.
Tra
gli oggetti, ormai in disuso,“a troccula”,“u stricaturi,“a maidda”; “u ciscu”.
E s p o s i z i o n e
I n a u g u r a z i o n e