I SOVRANI IN SICILIA NEL 1881:CRONACA


                  
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I SOVRANI IN SICILIA...NEL 1881


CRONICA 
per 

CASTROGIOVANNI TIPALDI


<GITA A MONREALE>  
 pag. 122




Palermo, 7.
La visita alla monumentale basilica di Monreale è fissata per le ore due.
Alle 5 i Sovrani saranno di ritorno a Palermo.

Monreale,7 ore 7 p.m.
Il tempo è piovoso. Le colline di Monreale, coperte di fichi d'India, di oliveti, di arancenti, sono di un effetto davvero pittoresco.
All'ingresso del paese è un arco trionfale di verdura con disegni di arance, Particolare eminentemente locale, Siamo proprio nel pays ou' fleurit l'oranger!
Salirono al Duomo normanno una decina di società operaie palermitane con in testa i loro gonfaloni. Il palazzo del Municipio è parato con velluto rosso. Tutti i balconi pavesati e ornati assai leggiadramente.
Cinque bande musicali alternano i loro concenti.
I Sovrani arrivano alle 3 pom. in carrozze scoperte.
Il Re Umberto è vestito alla borghese.
Smontando alla porta della Cattedrale, la Regina bacia l'anello all'Arcivescovo  che è a riceverla, con tutto il Capitolo e il clero.
I Sovrani recansi all'altare maggiore,. Il Vescovo dà la benedizione. Umberto rimane ritto, la sola Regina inginocchiasi.
Il tempio stupendo, magnifico par antichi grandiosi mosaici.
Finita la cerimonia religiosa, i Sovrani visitano le tombe dei Re Normanni.
Alle ore 4 ripartono per Palermo.
Il popolo acclamante segue le carrozze Reali. Piove. I Sovrani recansi ad un asciolvere offero Loro nella villa del conte Tasca. Durante la cerimonia, nell'interno del Duomo di Monreale, permisesi l'accesso a pochissime persone.
Palermo 7, ore 7 p.m.
Questa sera saranno invitati a pranzo alla Corte i generali e i comandanti dei corpo. Nuova serata di gala al Politeama. 
Il tempo, sempre piovoso, non permette le solite luminarie. 
Corrispondenza telegrafica da Monreale.
Monreale 7 ore 10 a.m.
La città è in festa aspettandosi l'arrivo dei Sovrani. Tutte le case sono pavesate di bandiere e arazzi. All'ingresso del paese è stato costruito un magnifico arco di aranci e di verdura con disegni di frutti .
Arriva continuamente gente da Palermo e dai dintorni. La popolazione di parco si è qui riversata. Una dimostrazione, preceduta dalla musica e dalle associazioni politiche e operaie, percorre le vie principali al grido di Viva il Re, Viva la Regina, Viva la Casa Savoia! Il Prefetto e  molte autorità verranno da Palermo prima che arrivino le LL. MM. 
Monreale 7, ore 7,30 p.m.
I Sovrani sono arrivati verso le 3. 
Malgrado il tempo piovoso, le LL.MM. entrando in città, ebbero un'accoglienza festosissima. 
Furono ricevute dal sindaco. Seggio Mirto, dalla Giunta, dal deputato Inghilleri, dal Prefetto della Provincia  e da molti cittadini di tutti gli ordini. L'immensa folla plaudente si accalcava su passaggio dei Sovrani. Dai balconi si agitavano fazzoletti  e si gettavano fiori. Acclamazioni infinite. 
Ordine perfetto.

S. M. il Re e il Duca d'Aosta vestivano la borghese. La Regina Margherita portava un abito e una sopravveste di velluto e raso colore oliva, con guarnizioni di seta e oro, e un cappello dello stesso colore con una bellissima piuma. La sciarpa era trattenuta al collo da un fermaglio di perle, e due magnifici brillanti Le adornavano le orecchie. 
Il Principe di Napoli vestiva la solita uniforme di caporale dei torpedinieri. Fu Presentato alla regina un mazzo di fiori dall'Albergo dei poveri, e un altro bellissimo del casino di compagnia Umberto. 
Le bambine del collegio di Maria , bianco vestite, e gli alunni del convitto Guglielmo, diretto dal canonico professore Maurizio Polizzi, erano schierati in doppia ala destra e a sinistra del Duomo; 
e quando alle 3e mezza i Sovrani entravano nel tempio, una fanciulla offerese alla Regina un mazzo di fiori; un'altra un album con le fotografie del Duomo e del Chiostro dei Benedettini una terza un altro bellissimo mazzo di fiori.
Le LL.MM. erano ricevute dall'Arcivescovo e dal Capitolo, Cantato il Pange-lingua e data la benedizione, le LL:MM. accompagnate da monsignor Papardo, visitarono il famoso tempio, le tombe dei due Guglielmi il Buono e il Malo, e le argenterie. L'ingresso nel Duomo fui permesso a poche persone. I Sovrani firmarono per i primi un album per gli illustri visitatori della famosa basilica. Indi guidati dal principe di Scalea, passarono a visitare il Chiostro dei Benedettini, Quivi un alunno del convitto Guglielmo declamò e presentò al Principini di Napoli un sonetto letto sontuosamente in velluto bleu, e un altro Gli regalava un album contenente le fotografie dei monumenti di Monreale. S.A.R. era visibilmente commosso  e strinse la mano ai due bravi convittori. La società dei giardinieri offerse ai Sovrani una cesta di arance, mandarini, lumie e limoni e di tutti frutti freschi. Le LL.MM., contente della lieta e cordiale accoglienza  ricevuta nella patria del Novelli, alle 4 p.m. movendo per Palermo, furono fatte  segno agli applausi calorosi e agli evviva  della popolazione monrealese. I Sovrani di ritorno visitarono la villa Tasca, che fu trovata, come è , bellissima. Animato il corso di carrozze in via Calatafimi.

Ecco il testo  del sonetto presentato a S.A. R. :

A S:A.R. il Principe di Napoli

Gli alunni del Convitto Guglielmo di Monreale


Mentre il fragor dei plausi intorno echeggia 
Su questo Monte che dai Re si appella, 
Il Genio di Savoja esulta, inneggia 
Regale Giovinetto, a la tua stella.

L'immagine degli Avi, in Te vagheggia 
Ed alla Madre tua di te favella 
Che a questa Italia ed all'antica Reggia 
Largire non potea gemma più bella

Questo grido ripete il bel paese 
Che dal sicolo Oreto al biondo Olona 
In Te saluta il glorioso Erede 

E ad affrancarlo da nemiche offese 
Tal ti prepara una gentil corona 
Qual può solo intrecciarti amore e fede.
Can. M. Polizzi



STATUTO

....Il corso Calatafimi era gremito di gente; la quale avea preso posto lungo i marciapiedi e negli spiazzi. In quel tratto del corso tra Mezzomonreale e la Rocca, dove le case son men frequenti ed i marciapiedi non sistemati del tutto, la gente si collocava su' rialti di terra, e mostrava di aver preso un'altura per goder meglio lo spettacolo.....
Il Corso Calatafimi in generale presentava un bello aspetto, e quanto più ci si inoltrava , tanto più gradito era lo spettacolo e si ripensava alla bellezza di quel lungo corso che direttamente conduce al mare.
......................

.....Ma già in Monreale moltissimi aveano preceduto il corteo reale e quella città oggi avea un insolito aspetto. All'entrar del paese era preparato un arco trionfale a stile gotico. Era di verdura ed adorno di arance e limoni. A poca distanza da esso ammiravasi un altro arco trionfale. 
....I balconi della via Pietro Novelli delle piazze del Municipio e del Duomo riboccavano di persone. Con questi preparativi Monreale manifestava il suo contento per la visita dei Sovrani. 
....allo svolto ove comincia la salita che mette a Monreale . I cavalli allentano il passo  es si sale dolcemente scoprendo man mano un immenso panorama che supera in bellezza e grandiosità tutto quello che mente d'artista  o di  poeta saprebbe immaginare. La Conca d'oro questa magica vallata dalle curve infinite presenta in un solo colpo d'occhio tutti i suoi tesori. Il cielo è coperto di nuvole grigie il tempio è piovoso il paesaggio per questo perde certamente la metà dei suoi incantesimi eppure è sempre una scena stupenda a cui non manca che un raggio di sole per diventare affascinante
...... Giù giù per la distesa degli aranceti l'occhio va sino al mare ch'è sempre azzurro sebbene il cielo sia plumbeo e alla frastagliata catena di monti che forma la cintua del golfo da monte Pellegrino al promontorio Zafferano. 
Eccoci alle prime case di Monreale .

La carrozza passa sotto  un grazioso arco di verdura .....



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