MONREALE, L'INFORMAZIONE CULTURALE: DEI E MITI LIBRI IN ESPOSIZIONE

DEI E MITI
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E' naturale esigenza dello spirito moderno scrutare nel fondo delle cose e delle opinioni tradizionali con occhio eminentemente critico, scevro di prevenzioni, protetto da quelle urgenti riserve che consigliano lo studioso di non accettare <a priori> tutto ciò che si è scritto e pensato intorno a un dato argomento. Siamo effettivamente in un'epoca di revisione generale dei valori ideo-storici; revisione sorretta da una più ampia disponibilità di mezzi e da un innegabile cosmopolitismo della cultura, che rende reciprocamente familiari i mondi spirituali dei vari popoli, più agevoli i rapporti degli studiosi, nonchè le coordinazioni delle nuove conoscenze e la solidarietà delle indagini.

....Dal primo momento di coscienza individuale, dal primo stupore innanzi al mistero della vita e alle forze cosmiche della natura è innato nell'uomo il sentimento religioso. Fu naturale che le menti umane, ai primordi della civiltà. non raggiungessero di botto una concezione sistematica delle varie divinità intraviste nel mondo dei fenomeni fisici, nè tanto meno l'idea astratta di un Dio unico, generatore di sè e di tutto il mondo creato, distaccato dalle cose sensibili. Nacquero così gli dei come personificazioni di fenomeni naturali. ....

...le guerre moderne hanno sconvolto l'<animus> della società, più che non abbiano distrutto la terra e le case dell'uomo; ma, mentre sono crollati imperi e sistemi politici, mentre sono cambiati gusti, idee, tendenze, passioni, è sopravvissuto - come sopravvive il sole oltre gli uragani e i cataclismi - il desiderio del sapere. Anzi oggi è un bisogno. Ora i miti sono quello che sono, storicamente eterni e immortali. Se inizialmente furono solo religione e culto, divennero ben presto poesia ed arte e quindi storia e morale. ...invece d'ispirarsi alla simbolizzazione dei fenomeni naturali in un mondo fantastico, la poesia s'ispirò col tempo alla realtà e alla storia, cercando d'interpretare la legge suprema del fato umano contro l'onnipotenza della predestinazione. E contro la predestinazione scaturì il senso morale che cerava di ribellarsi al fato, il senso eroico dell'immane forza dell'uomo come vincitrice della violenza e del caso; aspirazione cioè verso i divino, verso le forme superiori dell'essere, verso il superamento della mortalità.

STEFANO TUSCANO
da "DEI E MITI" di Corrado D'Alesio