MUSICA: ARETHA FRANKLIN

ARETHA FRANKLIN





Emoziona la recente scomparsa di ARETHA FRANKLIN, la <Regina del Soul>.
Nella camera ardente, allestita al Museo di storia afro-americana di Detroit, viene adagiata su una bara dorata con abito e scarpe rosse.
Aretha Franklin (marzo 1942-agosto2018)
è stata una cantante principalmente emotiva, che lega il suo canto, la sua innata musicalità e improvvisazione alla musica e all'esperienza nel jazz e generalmente nella musica nera, diventando così una delle fondatrici, se non probabilmente la principale, della musica soul.
La musica SOUL (musica dell’ANIMA dall’inglese) è una musica popolare afro-americana nata verso la fine degli anni ’50 negli Stati Uniti che affonda le sue radici nel Gospel (sacro)e Rhyhm and blues (profano).


(Libri in Biblioteca)


                  LA MUSICA NERA DAL VECCHIO AL NUOVO MONDO
di Pippo Catanzaro

< Il concetto di schiavitù cioè del possesso ed uso di persone/cose da parte di soggetti dominanti, ha connotato la storia dell’umanità.
…le tematiche legate al concetto ed alla pratica della schiavitù hanno, inoltre, permesso la nascita e l’evoluzione di concezioni religiose che hanno, nel corso dei secoli, condizionato la vita di vaste zone del pianeta.
…Il fenomeno ben presente, … è stato la violenta deportazione delle popolazioni negre dai territori africani.
…L’alibi religioso della <cristianizzazione> di terre lontane popolate da “selvaggi”, permise a spagnoli e portoghesi di inviare, oltre gli eserciti, anche un nutrito stuolo di religiosi e monaci che, alcuni per vocazione altri per punizione, si dedicarono alla evangelizzazione di quei territori anche attraverso l’attività musicale. E se da un lato congrua fu la produzione di carattere sacro, d’altro canto la produzione di carattere profano e popolare- villancicos, calindas, negrillas- non fu certamente inferiore né per numero né per diffusione.
…Molti strumenti che diverranno peculiari della cultura afroamericana, come il banjo e la marimba, saranno il frutto della ibridazione della nuova cultura che andava via via formandosi; specialmente fra gli schiavi negri iniziò a diffondersi l’uso di possedere e portare con sé uno strumento, retaggio della cultura animista africana……per lunghissimo tempo…nel contesto coloniale  …travagliato, i gruppi bandistico-militari, di antica matrice europea, acquistarono rilevanza divenendo …componente non secondaria della storia e della cultura musicale degli Stati Uniti; la costante presenza dei musicisti neri all’interno delle bande militari favorirà infatti, il successivo sviluppo umano e professionale di intere generazioni di jazzisti…..
In un clima di grandi modificazioni sociali, politiche e culturali,,,,negli stati Uniti la cultura musicale ottocentesca si trovò ad accogliere un gran numero di musicisti, spesso dilettanti, di provenienza mitteleuropea…i quali, seguendo un imponente flusso migratorio, si trasferivano nel Nuovo Mondo, sia per motivi economici che politici, divenendo insegnanti e diffondendo la cultura musicale e bandistica europea.
…Nel 1863, sotto la presidenza Lincoln, veniva proclamata l’abolizione (formale) della schiavitù ed alla fine della guerra civile americana, nel decennio che va dal 1865 al 1875, malgrado il razzismo latente, i negri ebbero accesso al voto eleggendo i loro rappresentanti e tentando di assumere un ruolo di maggiore consapevolezza e dignità sociale.
Questo processo evolutivo venne interrotto…. Il movimento schiavista si riorganizzò …e tornò a fa sentire il peso della discriminazione razziale; negli ultimi anni dell’’800…la società negra subì una progressiva disgregazione ed alle numerose comunità nere andarono sostituendosi individui in gran parte emarginati che vivevano di stenti e di espedienti…
La questione… della piena emancipazione ed integrazione sociale dei neri-americani.
…Il movimento delle chiese negre diventò il principale strumento contro la cultura schiavista ed emblematica organizzazione di coordinamento delle attività interne ed esterne alle comunità nere dando, quindi, uno slancio molto importante sia alla pratica che alla didattica musicale negra. Nel contesto di queste attività si afferma la cultura degli spirituals: formazioni prevalentemente vocali di negri cantavano brani popolari armonizzati in maniera colta, riscuotendo il gradimento del pubblico bianco ed attuando una pacifica rivoluzione malgrado gli equivoci e le inevitabili contraddizioni. Ma poiché il negro è sempre vissuto in stretta relazione con la realtà circostante, con i suoi affetti e la sua musica, si passò da una concezione corale, che aveva nei canti di lavoro e negli spirituals un forte veicolo di identità collettiva, ad una pratica individuale e spesso isolata: nasceva il blues.
In un contesto ambientale lontano dai grandi centri urbani, il negro, per evidenti esigenze di mutuo e reciproco sostegno, cerca momenti di aggregazione culturale ed umana che avranno come centro di coagulo forme di luogo-ritrovo in cui la musica popolare nera troverà stimoli, sangue e forza per affermare il suo diritto di cittadinanza. Lop strazio per le inumane condizioni di vita che connota il contesto inizaile del linguaggio blues, si estrinseca attraverso riferimenti tipici della cultura africana…
Attraverso una musicalità esasperata….il blues… diverrà nel tempo, laico tramite per narrare la lucida disperazione, velata di antica e quotidiana ironia, dei neri americani…..
Nonostante le difficoltà geografiche, politiche e razziali, i negri, attraverso varie etichette discografiche iniziarono a diffondere il loro suono ed i loro ritmi usando un nuovo linguaggio dove grande rilevanza veniva attribuita all’improvvisazione…
Il Jazz esplose in maniera abbastanza rapida: gli americani lo scoprirono alla fine della prima guerra mondiale e cominciarono ad apprezzarne il suono…con il jazz, l’America di quegli anni tentava di vincere la scommessa su cui aveva basato il senso della propria fondazione: la frantumazione della barriera che divideva il “colto” dal “popolare”. …Il linguaggio bandistico statunitense, il duplice linguaggio del blues, il linguaggio afro-cubano ed infine il ragtime, divennero elementi la cui mescolanza in una città-laboratorio come New-Orleans, fece deflagare quella miscela esplosiva che verrà poi definita jazz.
La voglia di crescere, di reperire nuovi mercati ampliando ed innovando le tecniche ed il linguaggio era forte e da New Orleans e dai territori del sud, i musicisti iniziarono a migrare verso altre direzioni.
Il jazz si avviava verso una rapida evoluzione per divenire forma d’arte squisitamente americana …esportabile in tutto il mondo.>



Nel 1967 Aretha Franklin riprende una canzone “RESPECT” incisa nel 1965 dal cantante statunitense Otis Redding, che diverrà uno dei suoi più grandi successi.
La versione della Franklin diventa un inno dei movimenti femministi e per l ‘abolizione delle forme di apartheid a danno della minoranza afroamericana: la richiesta di "rispetto" viene allargata all’intera società statunitense.



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